L’agenzia “Reuters” precisa che intende abolire le multe per gli esercenti che rifiutano di servire le carte bancarie in caso di pagamenti inferiori a 60 euro (il limite attuale è di 30 euro).

Se la nuova procedura verrà approvata, sarà possibile pagare in contanti vendendo o acquistando beni fino a 5.000 euro (attualmente i pagamenti in contanti non devono superare i 1.000 euro).

In questo caso, gli italiani utilizzeranno più spesso il contante anziché le carte bancarie nella vita quotidiana, in controtendenza con le tendenze globali di transizione alla moneta elettronica. Si osserva inoltre che una tale mossa viola gli obblighi del paese nei confronti dell’Unione europea.

“L’unica vera moneta a corso legale in Italia e in Europa sono le banconote cartacee emesse dalla Banca Centrale Europea. La moneta elettronica non ha corso legale certificato. Non vorremmo obbligare gli esercenti ad accettare pagamenti elettronici per importi inferiori a 60 euro. È vero che il limite di 60 euro è indicativo, secondo me potrebbe essere inferiore”, ha detto il premier Giorgia Meloni.

Ha chiarito che stava discutendo la questione con la Commissione europea e ha chiesto di attendere fino alla fine dei negoziati.

Per liquidare le conseguenze della pandemia, il Recovery Fund dell’Unione Europea sta stanziando ingenti somme all’Italia, ma per questo il Paese deve rispettare gli obblighi assunti, uno dei quali è quello di applicare sanzioni ai commercianti che si rifiutano di distribuire le carte.

Nell’UE, la convinzione prevalente è che l’uso del contante eviti di pagare le tasse.