Il discorso di Mosca sulla distruzione di 600 soldati ucraini è una bugia: non c’erano soldati a Kramatorsk
Domenica scorsa, la Russia ha annunciato di aver effettuato un attacco di “vendetta” a Kramatorsk, dove sarebbero stati uccisi circa 600 soldati ucraini. Il ministero della Difesa dell’aggressore ha affermato che si trattava di una mossa di rappresaglia contro le forze ucraine per l’attacco a Makiivka, dove la Russia afferma che sono stati uccisi 89 soldati. Kiev afferma che il numero dei soldati russi morti non è di 89, ma di diverse centinaia.
Kiev ha negato le affermazioni di Mosca di un presunto attacco riuscito. I giornalisti di Reuters hanno visitato domenica i due luoghi dell’attacco a Kramatorsk, vicino ai condomini, per verificare le lodi russe. Si è scoperto che non ci sono soldati ucraini morti e Mosca sta mentendo.
“Non c’erano segni evidenti di soldati che vivevano lì, e nessuna traccia di corpi o sangue”, scrive Reuters.
Anche il giornalista finlandese Antti Kuronen ha visitato la scena. Ha twittato: “La Russia afferma che centinaia di soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco missilistico in questa scuola di Kramatorsk. Sono qui ed è un po’ strano per me che l’edificio non sia stato nemmeno sigillato. I residenti non hanno visto arrivare un’ambulanza questa mattina”.
I militari, con i quali il giornalista ha parlato, hanno confermato che non c’era nessuno nella scuola al momento dell’attacco.
“Un altro missile ha colpito questi vecchi garage. Devo dire che al momento mi fido delle mie osservazioni e delle dichiarazioni dell’Ucraina più che delle dichiarazioni del Ministero della Difesa russo riguardanti più di 600 soldati ucraini morti”, scrive A. Kuronen, aggiungendo foto dalla scena.
Daniele Raineri, un giornalista italiano residente in Ucraina, ha affermato in un tweet che le affermazioni della Russia di centinaia di soldati di stanza e distrutti in aree residenziali – edifici bombardati – sono bugie. Secondo lui, i razzi russi non hanno nemmeno colpito gli obiettivi: condomini in cui non c’erano soldati.
Secondo lui, c’erano dei buchi fatti dall’impatto vicino agli edifici.
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