La leader italiana di estrema destra Giorgia Meloni si è detta pronta a governare per “tutti gli italiani” dopo che i suoi populisti euroscettici hanno vinto le elezioni generali di domenica.
Secondo le previsioni, circa un quarto degli elettori ha sostenuto il partito di Meloni di origine neofascista, Fratelli d’Italia.
Tuttavia, il partito guida una coalizione che deve ottenere la maggioranza in parlamento.
Il successo di Meloni segna un cambiamento epocale in Italia – uno dei membri fondatori dell’Unione europea e la terza economia più grande della zona euro – e in tutta l’UE, dove l’estrema destra svedese si è comportata molto bene nelle recenti elezioni.
Meloni, il cui slogan in campagna elettorale era “Dio, Patria e Famiglia”, è destinata a diventare la prima donna premier del Paese e guidare il governo italiano di più destra dalla seconda guerra mondiale.
Tuttavia, il processo di formazione di un nuovo governo potrebbe richiedere diverse settimane.
Se siamo chiamati a governare questo Paese, lo faremo per tutti gli italiani… per unire il popolo, per rafforzare ciò che lo unisce, non ciò che lo divide.
Mentre l’Italia è alle prese con l’iperinflazione e la minaccia di una crisi energetica e l’Ucraina in guerra, Meloni, 45 anni, ha cercato di rassicurare coloro che erano preoccupati per la sua mancanza di esperienza e il suo passato radicale.
Secondo Meloni, gli elettori hanno approvato “chiaramente” il suo partito alla guida della coalizione di destra al governo.
“Se siamo chiamati a governare questo Paese, lo faremo per tutti gli italiani (…) per unire le persone, per rafforzare ciò che le unisce, non ciò che le divide”, ha detto ai giornalisti.
I suoi alleati della coalizione – la Lega (Lega) di estrema destra di Matteo Salvini e l’Attaccante Italia (Forza Italia) dell’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi – sono rimasti indietro rispetto ai “Fratelli d’Italia” alle elezioni, ma insieme, queste forze dovrebbero vincere circa il 43% . di voti. Questo è sufficiente per ottenere la maggioranza in entrambe le camere del parlamento.
I risultati finali sono attesi lunedì, ma il principale rivale della coalizione, il Partito Democratico di centrosinistra, ha ammesso la sconfitta.
L’affluenza alle urne è stata al massimo storico di circa il 64%. Si tratta di circa nove punti percentuali in meno rispetto alle ultime elezioni del 2018.
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