Senza recarsi a Roma, Parigi o Londra, si possono ammirare le opere di artisti di fama mondiale che ritornano nelle sale dopo una lunga pausa. Qui, i visitatori possono aspettarsi di vedere il XVI-XVIII secolo modificato e rinnovato. Mostra d’arte italiana.
L’esposizione comprende le opere più preziose di artisti italiani conservate nel museo e le opere di artisti di altri paesi che hanno studiato o si sono ispirati in Italia. La National Gallery di Londra, il Louvre, il Getty Museum di Los Angeles e altri importanti musei del mondo sono giustamente orgogliosi dei nomi di questi artisti. La maggior parte di loro è entrata nel Museo d’arte nazionale di MKČiurlionis dalle antiche collezioni d’arte formate nelle tenute lituane. Questi sono i resti delle collezioni dei duchi Oginskis, dei conti Tiškevičiai, dei baroni von der Ropps e di altre famose famiglie lituane, conservate nel museo. Si integrano perfettamente con le opere offerte alla Lituania dal collezionista Mykolas Žilinskas (1904-1992), che visse a Berlino Ovest.
La mostra rivela la diversità delle diverse regioni italiane, il cambiamento degli stili e dei generi. Qui si possono vedere opere ancora segnate dalla serietà rinascimentale, come “Santa Maria con Santa Margherita e San Rocco” di Jacopo Palma e opere influenzate dall’arte manierista, la più famosa delle quali è probabilmente il “Bagno di Gesù Bambino”. attribuito alla cerchia del Parmigianino.
XVII secolo All’inizio del XX secolo si cristallizzano a Roma due tendenze del primo Barocco. Uno di questi seguì l’arte dell’Antichità e del Rinascimento e in seguito fu chiamato Accademicismo bolognese. In mostra è rappresentato in modo più caratteristico dalle opere realizzate nelle botteghe di Dominiquin e Guercino e dalla tela “Mercurio e le tre Grazie” di Simon Vouet, francese che visse e lavorò a lungo in Italia.
Un’altra direzione del primo barocco, Caravaggio, è associata al nome di uno dei maestri più famosi dell’epoca, Michelangelo Merisi da Caravaggio. Realistico, pieno di profondo dramma, il dipinto di Caravaggio ha avuto un’enorme influenza sui creatori di quell’epoca. È ben illustrato da Francesco Rusticio, Pietro della Vecchia e dalle prime opere di Luca Giordano.
Il dinamismo, la teatralità e l’accentuata sensualità del barocco maturo si rivelano nei dipinti di Salvatore Rosa, Guido Cagnaccio e Giovanni Francesco Romanelli. L’arte tardo barocca, ornata e aggraziata, è rappresentata al meglio dalle opere di Francesco Fontebasso.
Durante il periodo della Controriforma, i temi religiosi predominarono nell’arte italiana del XVII secolo. nel mezzo le trame mitologiche vengono spesso cambiate, il paesaggio diventa sempre più popolare. In mostra si possono sperimentare sia il classico, idealizzato (“Paesaggio con cascata” di Philips Augustijn Immenraet), il realistico e preciso (“Venezia. Veduta con la Chiesa di Santa Maria della Salute” di Francesco Tironi) e il romantico (“Venezia. Veduta con la Chiesa di Santa Maria della Salute” di Francesco Tironi) e romantico (“Sul bordo del mare in tempesta”), esempi di paesaggi.
La provenienza geografica delle opere esposte è varia. Vengono presentate opere di rappresentanti di Bologna, Roma, Genova e di altre regioni italiane. Quelle più abbondantemente presentate sono la pittura veneziana allegra, leggera e ricca di colori e la scuola artistica napoletana, che a quel tempo apparteneva alla Spagna, caratterizzata da colori più scuri e ricchi e dal rispetto della tradizione della pittura realistica iniziata da Caravaggio e nutrita dal pittore di Jusepe. Ribera.
Che cosa? Secoli XVI-XVIII Mostra d’arte italiana.
O? Nella Galleria d’arte M. Žilinskas del Museo nazionale d’arte MKČiurlionis.
Quando? Valido fino al 17 marzo.
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