Lo studio di architettura italiano Stefano Boeri Architetti ha progettato le cosiddette foreste urbane che potrebbero essere piantate nelle grandi città dove non c’è abbastanza spazio per parchi e boschetti.
Unisciti al team di technology.lt!
Programma libero, guadagni, tante attività interessanti. Nessuna esperienza necessaria, solo entusiasmo.
Interessato?
Compila questo modulo!
L’azienda milanese ha sviluppato il cosiddetto progetto “Bosco Verticale”, che dovrebbe contribuire a risolvere il grave problema della mancanza di spazi verdi nelle città moderne coltivando alberi nei grattacieli residenziali. Secondo Stefano Boeri, fondatore dell’azienda, il “Bosco Verticale” è oggi uno strumento di salvataggio ambientale per le città europee. Secondo lui, a Milano nascerà il primo “Bosco verticale”: è già al via il progetto per la costruzione di due grattacieli residenziali, secondo il quale verranno piantati oltre 900 alberi nelle zone verdi previste per gli edifici del 110 e del 76 metri di altezza. . Lì verranno piantati anche arbusti, erba e fiori. Secondo i progettisti la superficie di questo “Bosco Verticale” raggiungerà i 10.000 mq.
Tali spazi verdi verticali aiuterebbero a ridurre l’inquinamento atmosferico urbano, poiché alberi e altre piante assorbono anidride carbonica e particelle di polvere e rilasciano ossigeno e umidità. Secondo la dichiarazione dell’azienda, i residenti di edifici con foreste a crescita verticale potrebbero godere di una migliore qualità della vita e gli spazi verdi li proteggerebbero dall’inquinamento e dalle radiazioni.
Gli edifici del “Bosco Verticale” saranno dotati di sistemi di irrigazione e filtraggio e pannelli solari forniranno loro l’energia necessaria.
La realizzazione del progetto “Bosco Verticale” costerà 65 milioni. euro. È una delle componenti del progetto “BioMilano”, secondo il quale dovrebbe essere creata una zona verde intorno a Milano.
Questo video mostra lo stato di avanzamento dei lavori del progetto “Bosco Verticale” nel settembre di quest’anno.
Commenti
“Ninja di Twitter. Esploratore devoto. Fanatico del web. Secchione della birra. Difensore di Internet amante degli hipster.”