La casa motociclistica italiana raccoglie vittorie nelle competizioni fuoristrada






Come si suol dire, ci vogliono anni di preparazione per ottenere un successo immediato. Questa stagione per la casa motociclistica italiana Aprilia è proprio il frutto di questo lungo e costante lavoro. Il produttore ha iniziato l’anno vincendo la leggendaria Africa Eco Race e, il secondo giorno di giugno, ha conquistato anche due podi all’Hellas Rally Raid svoltosi in Grecia.


© Foto degli autori del rapporto. (Album personale)






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Debutti assicurati nei deserti africani


All’inizio dell’anno, mentre tutti gli occhi sono puntati sul Rally Dakar che si svolge in Arabia Saudita, l’Africa Eco Race, che riprende il vecchio tracciato di questa corsa, prende il via in Europa. Quest’anno gli atleti sono partiti da Monaco e hanno dovuto completare un percorso di 6.000 chilometri, suddiviso in 12 tappe, per concludersi nella capitale del Senegal, Dakar, vicino al leggendario lago rosa. Ben 47 corridori erano al via tra i 72 equipaggi di questo rally e l’italiano Jacop Ceruttis ha preso il comando fin dalla prima tappa. Dopo essere stato il più veloce in quattro tappe, l’italiano è salito anche sul gradino più alto del podio dei vincitori.


Un fatto importante in questa storia è che l’atleta è salito sul podio su una moto che per prima ha corso sulle sabbie dell’Africa: l’Aprilia Touareg 660, sviluppata insieme agli esperti e agli ingegneri della divisione Aprilia Racing. Naturalmente non si trattava della prima apparizione di questo modello in competizione: nel 2023 la moto aveva già vinto il titolo motociclistico italiano e aveva vinto il rally Transanatolia in Turchia. Tuttavia, superare il deserto africano lungo il leggendario percorso avventuriero è diventata una delle sfide più importanti.




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“La vittoria di Jacopo Cerutti a Dakar è un’impresa senza precedenti!” È una grande vittoria sportiva, che mette in risalto le grandi capacità dell’atleta e il fatto che qui a Noale, in Italia, abbiamo progettato e prodotto una moto dalle capacità eccezionali”, ha dichiarato con orgoglio Massimo Rivola, direttore dell’Aprilia Racing, dopo la vittoria.


Anche il signor Ceruttis non ha nascosto la sua sorpresa e gioia e ha detto che non si sognava nemmeno di vincere quando ha iniziato: “È stato un onore per me collaborare con Aprilia Racing e GCorse nello sviluppo di questo modello. Sapevo che la Touareg factory era già un’ottima base di miglioramento e avevamo ottenuto risultati incredibili in brevissimo tempo e ad essere sincero non pensavo che saremmo riusciti a prepararci bene per il lancio, non mi aspettavo davvero di vincere.




Forse è stato bello iniziare la gara senza la pressione dei favoriti, e anche un po’ di fortuna ha aiutato: aiuta sempre nei raid africani perché le sorprese sono sempre in agguato dietro l’angolo. Esperienza e sensazione fantastiche. Ora possiamo festeggiare”.


Continua la serie di vittorie consecutive


La vittoria della moto Aprilia Touareg 660, sempre più apprezzata dagli utenti quotidiani, all’Africa Eco Race non è un caso. La moto ben bilanciata e maneggevole ha preso il via dell’Hellas Rally Raid in Grecia alla fine di maggio. La settimana tra le montagne del Mediterraneo non ha privato i partecipanti delle condizioni di gara più difficili: gli atleti hanno dovuto sopportare un caldo soffocante, pedalare sotto la pioggia estiva e talvolta anche vedere la neve in montagna.




Sono stati oltre 230 i piloti al via di questo rally, tra cui il team Aprilia di Jacop Ceruttis e Francesco Montanari. Dopo aver percorso 1.850 chilometri, gli atleti hanno conquistato il primo e il secondo posto nella competizione M6, nella quale competono motociclette bicilindriche. J. Ceruttis ha concluso quarto assoluto e F. Montanaris ottavo.


Questo modello, che ha già affermato il suo nome, può essere visto anche sulle piste e sulle strade lituane. Durante le tappe già concluse dell’Enduro Rally Fest, dove prendono il via diverse centinaia di partecipanti, è stato possibile vedere anche due Touareg 660 italiane, con le quali gli atleti hanno completato con successo tutti i compiti loro assegnati e sono tornati a casa al proprio ritmo le autostrade. .

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Cecilio Fiorentini

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