Sabato i residenti di Roma, confinati nelle loro case, si sono affacciati alle finestre e hanno cantato una canzone di resistenza antifascista per celebrare il 75° anniversario della liberazione del Paese da parte delle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale.
Alcuni aerei hanno sorvolato Roma nel cielo azzurro, ma altri eventi festivi sono stati dovuti all’epidemia di coronavirus, che secondo i dati ufficiali ha ucciso più di 26.000 persone in Italia. vite, furono cancellate.
In quel giorno memorabile, la gente cantava insieme dalle finestre la vecchia canzone di protesta “Bella Ciao”, che è diventata l’inno antifascista non ufficiale dell’Italia.
Il primo ministro italiano Giuseppe Conte considera spesso la pandemia di coronavirus la sfida più grande che l’Italia ha dovuto affrontare dal 1945.
Le forze alleate americane ed europee liberarono l’Italia dal regime fascista di Benito Mussolini poche settimane prima che i nazisti si arrendessero a Berlino.
Nel frattempo, sabato il leader populista di estrema destra Matteo Salvini ha espresso il suo disappunto per una canzone italiana così comune.
“Rispetto coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà del Paese. Ma ora, invece di cantare ‘Bella Ciao’, penso che la priorità dovrebbe essere l’aiuto finanziario ai cittadini che ne hanno bisogno”, dichiara.
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