Al Palazzo dei Signori – tesori d’arte d’Italia

Il 16 febbraio, in commemorazione del giorno della restaurazione dello Stato della Lituania, si terrà la mostra internazionale “DAL SACRO AL PROFANO. Collezione d’Arte Giorgio Baratti di Milano”. Presenta alla società culturale, ai giovani e agli ospiti stranieri il patrimonio unico dell’arte europea: le famose opere dei secoli XIV-XVIII. Una collezione di opere di pittori e scultori italiani e numerose opere di artisti da altri paesi europei. La mostra è patrocinata dal presidente del Seimas, Viktoras Pranckietis, e dal cardinale Sigitas Tamkevičius SJ. All’inaugurazione della mostra hanno partecipato più di 300 rappresentanti della cultura, dell’arte, della scienza e della politica lituana, e il ministro È intervenuto anche il Ministro della Cultura Mindaugas Kvietkauskas.

“È del tutto logico aprire questa mostra in occasione della celebrazione della restaurazione dello Stato lituano – ci permette di comprendere il grande valore del nostro Paese, la sua libertà e indipendenza”, ha detto il dottor Vydas Dolinskas. – L’Italia, che ha vissuto meno cataclismi nella sua storia rispetto alla Lituania, non solo ha conservato un ricchissimo patrimonio artistico, ma ha anche creato le condizioni necessarie per lo sviluppo del potere creativo degli artisti. Il nostro Paese si trovava in una situazione politica diversa e né questo potenziale creativo né le possibilità di preservare il patrimonio artistico erano altrettanto buone. Per questo oggi ringraziamo il collezionista Giorgio Baratti e siamo felici che, organizzando una mostra congiunta, possiamo toccare con mano il nostro comune patrimonio culturale e artistico europeo, base della nostra identità europea. Questo è un regalo molto significativo per la Lituania che celebra la restaurazione dello Stato. »

Alla mostra internazionale “DAL SACRO AL PROFANO. Collezione d’Arte Giorgio Baratti a Milano” potrai conoscere le opere di artisti famosi come Donatello (Donatello, 1386-1466), Antonijs Averlinas, direttore. Filarete (Antonio Averlino, impresario Filarete, 1400-1469), Antonio Rossellino (Antonio Rossellino, 1427-1479), Leonardo del Tasso (Leonardo del Tasso, 1472-1501), Anjolo di Cosima, impresario. Bronzino (Agnolo di Cosimo, direttore del Bronzino, 1503-1572), Nicoló Rondinelli (doc. dal 1495 al 1502), ), Jacopino del Conte (Jacopino del Conte, 1515-1598), Santis di Titas (Santi di Tito, 1536 –1603), Alessandro Allori (1535-1607), Annibale Carracci (1560-1609), Agostino Carracci (1557-1602), Federico Zuccari (1540/1541-1609), Palma il Giovane (Palma Il Giovane, 1544-1628) , Guido Reni (Guido Reni, 1575-1642), Lorenzo Lippi (Lorenzo Lippi, 1606-1665), Francesco Cairo (Francesco Cairo, 1607-1665), dalle opere di Mattia Preti (Mattia Preti, 1613-1699), Luca Giordano (Luca Giordano, 1632-1705), Andrea Pozzo (1642-1709), Francesco Solimena (1657-1747) ed altri. Sono stati selezionati per la mostra internazionale dai curatori della mostra: Daiva Mitrulevičiūtė, responsabile delle relazioni internazionali del Museo del Palazzo, e lo storico dell’arte fiorentino dott. Giovanni Matteus Guidetti (Giovanni Matteo Guidetti).

Questa mostra è una storia dei cambiamenti stilistici, tecnici e soprattutto intriganti nell’arte nel tardo Medioevo e nella prima età moderna, basata su una serie di valori provenienti da una collezione privata a Milano, Italia. La maggior parte degli oggetti di valore presentati nella mostra sono dipinti: più di settanta dipinti diversi dal XIV al XVIII secolo. Opere di famosi artisti rappresentanti le scuole di pittura italiane. In mostra anche nove opere del XV e XVI secolo. sculture e due del XV e XVI secolo. antiche lavorazioni tessili.

“L’esposizione di una serie impressionante di tesori d’arte della collezione di Giorgio Baratti presso il Centro Espositivo del Museo del Palazzo, viene presentata in modo tale che i visitatori che viaggiano attraverso le stanze scoprono due temi sviluppati nel corso di molti anni nei “secoli dell’arte europea – intrighi religiosi e secolari”, spiega uno dei curatori della mostra, D. Mitrulevičiūtė. – L’arte cristiana è destinata a chiese o committenti privati, le opere raffigurano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e raffigurano anche San Pietro. Immagini della Madre di Dio e di Cristo, angeli e santi, che raccontano la vita, la morte e i miracoli dei santi. Accanto ad essa si sviluppò l’arte secolare, ispirata alla grande eredità del mondo antico. A causa della sua influenza sin dal XV secolo. i diversi generi di pittura presentati in questa mostra furono gradualmente ripresi: ritratto secolare, scena mitica, natura morta, paesaggio, fantasia architettonica o capriccio architettonico.

Mostra internazionale “DAL SACRO AL PROFANO. La “Collezione d’arte Giorgio Baratti di Milano” offre anche l’opportunità di ampliare la conoscenza sui legami storici, culturali e artistici tra la Lituania e varie regioni d’Italia, presentando i secoli XIV-XVIII. La varietà dei soggetti della pittura italiana e delle scuole pittoriche italiane , i loro famosi rappresentanti. Alcune opere e i loro autori sono importanti anche dal punto di vista lituano e ci permettono di ricordare e immaginare quali opere d’arte furono create, quali artisti decorarono gli interni di palazzi nobiliari e chiese, quali opere d’arte furono amate e collezionate dai sovrani di Lituania e Polonia. La mostra presenta anche le opere di artisti direttamente legati alla Lituania e alla Polonia, perché qui vissero e lavorarono e lasciarono le loro opere a Vilnius, Cracovia e in altre città della Repubblica delle Due Nazioni. Tra questi figurano, ad esempio, Giovanni Maria Mosca Padovano (Giovanni Maria Mosca Padovano, 1495-1574), Pandolfo Reschi (1643-1696), Baltramiejus Altomonte (Bartolomeo Altomonte, 1694-1783) ed altri.

Mostra internazionale “DAL SACRO AL PROFANO. La collezione d’arte milanese di Giorgio Baratti attenderà i visitatori al Centro Espositivo del Palazzo Museo (percorso IV) dal 18 febbraio. fino al 24 maggio La mostra sarà accompagnata da un ampio programma di eventi scientifici, culturali e artistici, volti a contribuire all’educazione estetica, all’educazione culturale, al rafforzamento della memoria storica e alla conoscenza generale del patrimonio europeo e lituano.


Calvino Bianchi

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