Come comportarsi nelle varie situazioni, attività e ambienti, che non sono menzionati dettagliatamente nel Vangelo, ma che sono importanti per la vita di un cristiano? A queste domande viene data risposta e fornita dalla dottrina sociale della Chiesa. Il Festival della Dottrina Sociale di Verona quest’anno affronta i temi della democrazia, delle libere scelte morali, dell’istruzione, delle migrazioni, dell’informazione e altri temi. L’incontro, che si svolgerà dal 24 al 26 novembre, è stato accolto da Papa Francesco.
A suo nome il card. Il signor Parolin ha accolto con favore un’analoga “Settimana sociale” in Francia dedicata all’ecologia.
Francesco ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al Festival organizzato per la tredicesima volta nel Nord Italia, in particolare i laici credenti – perché la dottrina sociale della Chiesa è centrata soprattutto sulle dimensioni della loro vita – economia, politica, arte, cultura, educazione, scienza, tutela dell’ambiente.
Ospitando il Festival della Dottrina Sociale della Chiesa di Verona, Papa Francesco ha condiviso alcune riflessioni sui social media e sull’informazione, smentendo lo slogan del festival la società è liberain cui la lettera “a” è sostituita da eta simbolo utilizzato negli indirizzi e-mail, divenuto un elemento quasi inseparabile della realtà virtuale.
eta un simbolo, ci ricorda Papa Francesco, che abbiamo ereditato dal passato. Era anche usato come abbreviazione per varie unità di misura o di calcolo, che riflettevano le relazioni tra individui, tra individui e società. E nel contesto virtuale moderno, questo simbolo spesso indica di chi O Era adatto?.
Possiamo già vedere questo come un’indicazione del tipo di reti virtuali che vogliamo: quelle che ci permettono di essere vicini gli uni agli altri, di formare una comunità di individui liberi, piuttosto che imprigionare o ridurre in schiavitù. La Chiesa stessa, ricorda Francesco, è una “rete” sulla cui unità poggia la quale non ci lasciamo trasportare da “mi piace” affrettati (COME), e con approvazione – Amen – per la verità e l’accoglienza cristiana dell’altro. Lasciamo andare la comunicazione superficiale, dirompente piuttosto che costruttiva, nelle reti virtuali, che raggiunge la sua pienezza quando una persona si dona all’altra. La libertà prospera nella comunicazione bidirezionale.
Papa Francesco ha ricordato il racconto evangelico di Gesù e della folla raccolta attorno a lui, che il Signore poi ha sfamato moltiplicando i pani e i pesci (cfr MK 6). Se leggiamo attentamente la storia, vedremo che come e perché il Signore ha fatto questo è ancora più importante per l’evangelista dell’aspetto miracoloso: ha avuto pietà delle persone e ha cominciato a insegnare loro varie cose. Si avverte, tra le righe, l’impareggiabile autorità del Maestro di Nazareth agli occhi della gente che veniva da lontano per ascoltarlo. Questo episodio evidenzia che una persona vive soprattutto di verità, anche se spesso è difficile accettarla. Di questa verità – e dell’autorità di Gesù, non solo perché l’ha detta, ma anche perché l’ha vissuta, compresa la vicinanza e la misericordia verso le persone.
La comunicazione di Gesù si basa sull’amore, offre nutrimento allo spirito e al corpo, cioè si interessa di tutta la persona, si preoccupa di tutta la realtà della persona. Vediamo anche che il Signore non è colui che fa tutto da solo: invita subito i suoi discepoli a mettersi in gioco, perché possano contribuire alla crescita degli altri con le loro capacità, il loro amore e la loro libertà. Questo è un invito per tutti noi.
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Dal 24 al 26 novembre l’Università Cattolica di Lione ospita la 97esima “Settimana Sociale” dedicata all’urgenza delle scelte ecologiche. Le “Settimane Sociali Francesi” sono luoghi di formazione e di scambio in cui avviene il dialogo cristiano e pubblico.
Il cardinale Pietro Parolin, il più stretto collaboratore di Francesco, ha inviato a nome del Papa un saluto ai partecipanti all’evento in Francia. La situazione instabile e tesa nel mondo e nella stessa Francia mostra la necessità di armonia sociale e di fraternità. Possiamo anche comprendere meglio l’insegnamento del Papa sull’importanza dell’ecologia integrale: le crisi sociali e ambientali devono essere risolte insieme, non possono essere separate, la preoccupazione per l’ambiente deve essere una parte naturale della vita cristiana e della testimonianza della fede. Francesco sottolinea anche l’importanza del momento: la minaccia di una crisi ecologica costringe tutti gli uomini di buona volontà a scelte fondamentali e radicali. Il suo prossimo viaggio alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite COP28 a Dubai è dedicato proprio a questo. (RK/Vatican News)
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