In Italia, 33 bambini potrebbero perdere il loro certificato di nascita perché la procura del paese ha affermato che la legge attuale non consente ai bambini di avere due madri, riferisce CNE News.
La richiesta della Procura arriva mesi dopo che il Primo Ministro Giorgia Meloni ha ordinato ai sindaci e ai consigli comunali di sospendere la registrazione dei figli di genitori dello stesso sesso.
La Procura della città di Padova ha contestato gli atti di nascita rilasciati dal 2017 fino ad oggi dal sindaco Sergio Giordani. Chiede che il nome non biologico venga rimosso dai documenti, riferisce Reuters.
In un caso specifico si tratta della figlia di cinque anni di una coppia di quarantenni, sposati all’estero e con doppio cognome.
Il pubblico ministero chiede che il nome della madre non biologica venga cancellato. Tuttavia, la madre biologica della ragazza afferma che sarebbe “un trauma personale per la ragazza perdere suo fratello (figlio di un’altra madre) e sua madre in una fase delicata del suo sviluppo”. Lo riporta “Avennire”.
Più di trenta altre famiglie hanno ricevuto una lettera del procuratore contenente la stessa richiesta.
“Secondo la legge attuale, non posso fare nient’altro”, dice. Inoltre, sostiene che i bambini menzionati sono ancora piccoli, quindi anche se cambiassero cognome, ciò non avrebbe conseguenze sulla loro vita sociale.
Sulla vicenda si pronuncerà il tribunale di Padova entro la fine dell’anno.
Il quotidiano italiano “Repubblica” critica la decisione della Procura. Nel suo articolo si sottolinea che i genitori non biologici potranno andare a prendere i propri figli a scuola solo se muniti di un documento firmato dalla madre biologica. Inoltre, non saranno più in grado di prendere decisioni mediche.
Dato che in Italia da tempo non esisteva una legislazione chiara, alcuni tribunali consentivano ai coniugi di adottare i figli del proprio coniuge.
Alcuni sindaci, come quello di Padova, hanno addirittura autorizzato l’iscrizione dei genitori dello stesso sesso sui certificati di nascita.
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