La Francia e l’Italia venerdì hanno posto fine ad anni di disaccordi e hanno firmato un nuovo trattato che rafforzerà le relazioni tra i due membri fondatori dell’Unione europea mentre la comunità subisce cambiamenti.
Il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi hanno firmato l’accordo al Palazzo del Quirinale, residenza del presidente italiano Sergio Mattarella a Roma.
La cerimonia della firma è stata seguita da un’esibizione acrobatica delle forze aeree di entrambi i paesi.
Durante la conferenza stampa, i leader dei due maggiori Paesi del Mediterraneo, legati da legami storici, culturali e linguistici, hanno sottolineato la vicinanza dei Paesi, nonché il comune impegno nel progetto europeo.
Draghi ha affermato che questo è un “momento storico” che dovrebbe accelerare il processo di integrazione europea.
E. Macron, da parte sua, ha detto che questo accordo stabilisce una “profonda amicizia”.
“I membri fondatori dello stato dell’UE… Sosteniamo un’Europa più integrata, più democratica e più sovrana”, ha aggiunto.
L’accordo è stato firmato poche settimane prima dell’inizio della presidenza francese dell’UE, mentre il Vecchio Continente sta vivendo dei cambiamenti.
L’uscita disordinata della Gran Bretagna dall’UE e le spaccature della Comunità delle Democrazie Liberali con i suoi vicini orientali hanno alimentato le tensioni nel blocco mentre il suo leader de facto, il cosiddetto “cancelliere eterno” Angela Merkel lascia la scena politica tedesca dopo uno storico 16 anni al potere.
Il cosiddetto Trattato del Quirinale copre vari ambiti, dalla politica estera, alla difesa e sicurezza, all’economia, alla scienza, alla cultura e alla cooperazione transfrontaliera.
Il presidente francese ha osservato che ci sono stati “momenti difficili” nelle relazioni tra i paesi, probabilmente riferendosi alla crisi diplomatica all’inizio del 2019, scatenata dalle critiche pubbliche di E. Macron dal governo populista italiano dell’epoca.
Nello stesso anno, le tensioni si sono allentate dopo un cambio di governo in Italia, e le relazioni tra Roma e Parigi sono fiorite quando l’ex capo della Banca centrale europea, Draghi, è diventato primo ministro nel febbraio di quest’anno.
Draghi ha ringraziato Macron per l’estradizione in Italia da parte della Francia di ex membri delle “Brigate Rosse” di estrema sinistra che terrorizzarono l’Italia negli anni 80 e 90. La questione è stata a lungo dibattuta e fonte di tensioni nelle relazioni bilaterali.
L’Italia ha anche a lungo ribollito di rabbia per la sensazione che i suoi alleati europei abbiano lasciato il Paese solo di fronte alle decine di migliaia di migranti che ogni anno raggiungono le sue coste dal Nord Africa.
Draghi ha affermato che i paesi concordano sulla necessità di una politica europea comune in materia di migrazione e asilo.
Macron ha poi incontrato in privato Papa Francesco nel mezzo di uno scandalo per abusi sessuali su minori da parte di preti e altri religiosi che hanno scosso la Chiesa cattolica francese.
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