Le notizie di mucche morte in massa nel cuneese si stanno diffondendo sui social media. I netizen, condividendo un video della scena, affermano che le mucche non sono morte per cause naturali, ma sono state deliberatamente uccise per provocare la fame nel mondo.
Dichiarazioni
In Italia, nel cuneese, tutti i bovini sono caduti a causa di un “malore improvviso”. Successivamente è in esecuzione un programma chiamato “starvation”.
Verdetto
Questa informazione è falsa. Nell’agosto di quest’anno, 50 mucche sono morte in massa nella provincia di Cuneo, in Italia. Sono morti per avvelenamento da acido cianidrico. Grandi quantità di durina, un glicoside cianogenico presente nelle giovani piante di miglio, sono state trovate nelle carcasse dei bovini. Normalmente i suoi livelli non sono elevati e le piante non sono a rischio, ma a causa della siccità la quantità di urina nelle piante giovani può aumentare notevolmente.
Commento sulla macchina della verità
All’inizio di agosto l’Italia è rimasta sconvolta dalla moria di massa di bovini in provincia di Cuneo, dove sono morte 50 mucche. I teorici della cospirazione si sono affrettati a trovare versioni del motivo per cui queste mucche sono morte. Ci sono state segnalazioni sui social media secondo cui il bestiame è stato ucciso apposta per provocare la fame nel mondo, ma questa informazione è falsa.
I media italiani hanno scritto molto su questo evento e tutti i portali di notizie locali condividono la stessa causa di morte delle mucche. Le analisi dell’Istituto di Zooprofilassi del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta hanno mostrato che nei corpi delle mucche morte sono state trovate grandi quantità di glicosidi cianogenici durine. L’indigestione di questa tossina provoca un avvelenamento acuto da acido cianidrico, che è fatale per gli animali. Durin si trova nel miglio, che veniva dato da mangiare alle mucche. Di solito, quando il miglio raggiunge la maturità, la quantità di durin nelle piante è piccola, quindi il miglio può essere mangiato non solo dagli animali, ma anche dall’uomo, ma nelle piccole piante questa tossina è maggiore, perché è usata come autodifesa meccanismo.
La siccità e la scarsità d’acqua in Italia innescano la produzione di dur nei mulini di miglio poiché il mulino deve affrontare condizioni difficili per sopravvivere.
L’avvelenamento del bestiame da parte di giovani piante di miglio non è una novità in Piemonte. In passato, ci sono stati anche decessi di bestiame causati da avvelenamento da acido cianidrico.
Né è il primo rapporto di questo tipo, in cui gli animali uccisi a causa di processi indotti dal cambiamento climatico sono collegati a tentativi di presunta fame globale. In precedenza, “Lie Detector” una volta ha scritto che anche le cause della morte di massa delle vacche scomparse in Kansas, negli Stati Uniti, erano collegate a una simile teoria del complotto.
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