Un tribunale italiano ha condannato un boss mafioso di Napoli a quasi 13 anni di carcere

Mercoledì un tribunale italiano ha condannato Maria Licciardi, capo della camorra napoletana e una delle poche donne a guidare il clan mafioso, a quasi 13 anni di carcere, hanno riferito i media.

La signora Licciardi, 71 anni, soprannominata ‘La Piccoletta’ (‘La piccola’) a causa della sua bassa statura, è stata arrestata nell’agosto 2021 mentre tentava di volare in Spagna, apparentemente per visitare sua figlia.

Secondo l’agenzia di stampa ANSA, è stata giudicata colpevole di aver guidato il gruppo camorristico fondato dai suoi fratelli ed è stata condannata a 12 anni e otto mesi di reclusione.

Dopo la morte in carcere del fratello Gennaro Licciardi nel 1994, ha assunto la guida del clan nel sobborgo napoletano di Secondiliano.

Il ministero dell’Interno italiano l’ha anche descritta come un membro chiave di un clan noto come “Alleanza Secondiliano”, che si ritiene controlli gran parte della criminalità organizzata a Napoli.

Prima di allora, aveva scontato una pena detentiva di otto anni.

Secondo il giornalista Roberto Saviano (Roberto Saviano), che ha scritto un libro sulla mafia napoletana, sulla base del quale è stata creata la serie “Gomorra”, è stato il signor Licciardi a diventare l’ispirazione per l’immagine dell’eroina principale del serie.

Adalberto Russo

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