Il ministero degli Esteri italiano ha convocato lunedì l’ambasciatore russo per protestare contro le ripetute accuse contro i media e le istituzioni italiane.
Durante l’incontro, il segretario generale del ministero, Ettore Francesco Sequi, ha respinto le accuse russe secondo cui alcuni funzionari statali e dei media italiani si sarebbero comportati in modo immorale.
EF Sequi ha anche negato che i media italiani siano stati coinvolti in una “campagna anti-russa”, ha affermato il ministero degli Esteri in una nota.
L’ambasciata russa ha risposto su Facebook che l’ambasciatore Sergey Razov aveva attirato l’attenzione su quelle che considerava inaccettabili osservazioni di alti funzionari italiani. La “linea di propaganda” che prevale sui media italiani può essere definita solo “ostile”, secondo il rapporto.
Sabato l’ambasciata ha pubblicato su Facebook una dichiarazione del ministero degli Esteri russo riferendosi a una “campagna apertamente anti-russa” sui media italiani. Afferma che le informazioni provengono esclusivamente da fonti occidentali e ucraine e che ciò influisce sull’atteggiamento degli italiani nei confronti dei russi che vivono in Italia.
Durante l’incontro con S. Razov, EF Sequi ha condannato anche quella che ha definito “l’aggressione ingiustificata della Federazione Russa in Ucraina”. Ha anche chiesto un accordo sulle esportazioni di grano dall’Ucraina per evitare gravi conseguenze per l’approvvigionamento alimentare mondiale.
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