Esistono più di 11.000 dispositivi di misurazione della velocità in tutto il Paese.
Seguici su Facebook
Tutte le ultime novità e molto altro ancora!
L’Italia detiene il record europeo per numero di contachilometri installati sulle strade, ha annunciato l’organizzazione locale per i diritti dei consumatori Codacons. Secondo i dati forniti, in tutto il paese ci sono più di 11.000 dispositivi di misurazione della velocità.
Il Codacons afferma che, per fare un confronto, ci sono circa 7.700 autovelox nel Regno Unito, più di 4.700 in Germania e 3.780 in Francia. In Polonia, il Centro automatizzato di gestione del traffico stradale gestisce 583 dispositivi di registrazione fissi, compresi i tachimetri sezionali.
Autovelox automatici in Italia
L’ANSA ha citato le statistiche ufficiali del Ministero dell’Interno italiano, secondo le quali nel 2022 le 20 città più grandi italiane hanno ricevuto complessivamente quasi 75,9 milioni di euro di multe inflitte sulla base dei dati radar. euro. Ciò rappresenta un aumento del 61,7% rispetto ai quasi 47 milioni di dollari dello scorso anno. euro nel 2021
Le sanzioni più alte sono state comminate a Firenze (23,2 milioni di euro), seguita da Milano (quasi 13 milioni di euro), Genova (10,7 milioni di euro) e Roma (6,1 milioni di euro).
“Chiunque superi i limiti di velocità, mettendo in pericolo la propria vita e quella degli altri, deve essere punito con estrema severità”, ha affermato Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
Allo stesso tempo, ha sottolineato che “le autorità comunali devono impegnarsi per garantire la sicurezza del traffico stradale e degli automobilisti utilizzando con maggiore attenzione i tachimetri, che troppo spesso vengono installati esclusivamente per raccogliere denaro e utilizzare i cittadini come distributori automatici”.
Il dibattito sui tachimetri in Italia continua a causa dell’attuale pratica di rimuoverli in molte regioni. Le segnalazioni arrivano quasi ogni giorno e i criminali non vengono individuati.
Commenti
“Ninja di Twitter. Esploratore devoto. Fanatico del web. Secchione della birra. Difensore di Internet amante degli hipster.”